News

Di Paola: la FISE cresce in maniera seria

8/1/2018 19:39:10 - Salto ad Ostacoli
Salto ad Ostacoli
Le considerazioni del Presidente FISE Avv. Marco Di Paola sul 2017

Il 2017 è volto al termine. Un anno che ha fatto ritornare grande l'equitazione italiana a suon di successi e medaglie, ma con un occhio sempre attento alla gestione della Federazione Italiana Sport Equestri. Il presidete della Fise Marco Di Paola, eletto alla presidenza della FISE a gennaio di quest'anno, ha fatto un punto della situazione. A cominciare dai successi sportivi. "Napoleone diceva che voleva generali fortunati. Il nostro Consiglio è stato molto fortunato e dobbiamo ringraziare i nostri cavalieri, i cavalli, i tecnici e i proprietari per la professionalità dimostrata. Stiamo crescendo in maniera seria e professionale -ha detto in un'intervista all'Italpress-. I risultati si vedono in tutte le discipline. Le tre olimpiche ci stanno portando piazzamenti a livello internazionale. Abbiamo vinto una medaglia agli Europei senior di Completo che mancava dal 2009. Nel salto ostacoli abbiamo diversi cavalieri tra i primi al mondo e i nostri campioni ci hanno regalato proprio quest'anno una storica vittoria a Piazza di Siena. I giovani, poi, continuano a primeggiare nelle diverse categorie. Il dressage sta crescendo giorno dopo giorno con diverse promesse che si avviano a diventare certezze. Le altre discipline FEI continuano a portare medaglie. Non possiamo lamentarci, anzi dobbiamo gioire per questi successi. La vera bravura la dimostriamo se sapremmo capitalizzare e consolidare i successi dei nostri atleti". Il 2018 è ormai alle porte e le aspettative sono diverse. "Vorremmo continuare nella linea tracciata e migliorare sotto un aspetto di programmazione e organizzazione. Il mondo dello sport è diventato esigente e professionale. Non è possibile lasciare spazio all'improvvisazione. I cavalieri hanno bisogno di supporto organizzativo, obiettivi chiari e soprattutto di una Federazione che li aiuti ad affrontare lo sport moderno con la necessaria professionalità e organizzazione. Mi aspetto che i nostri tecnici federali costruiscano un movimento dal basso verso l'alto che non trascuri la crescita delle giovani promesse per indurre a un sistema meritocratico e a piramidale, per premiare i risultati e la serietà. Il nostro obiettivo deve essere a lungo termine. Lavorare molto sui giovani o sulla seconda fascia per arrivare ad avere un ricambio generazionale per Parigi 2024".
Un argomento ha infuocato la fine di questo 2017 e cioè la scelta sulla destinazione finale dei cavalli: destinati alla produzione alimentare o no. Quindi cavalli DPA o NON DPA? "Certamente NON dpa.  Però la Federazione deve avere atteggiamenti responsabili e soprattutto deve rivolgersi alla minoranza di proprietari che stimiamo sul 20% che ancora non hanno fatto una scelta responsabile verso i nostri amici cavalli. La Federazione è di tutti e rappresenta tutti. Non può abbandonarsi a fanatismi o estremismi. Deve proporre progetti culturali e di sensibilizzazione verso l'amore per i cavalli. Non deve respingere, ma avvicinare e convincere anche i proprietari che ancora non hanno scelto o hanno sbagliato scelta. La nostra Federazione non ghettizza, ma cerca di coinvolgere, istruire e migliorare le persone". Anche diversi top riders si sono movimentati per questa campagna nei confronti del NON dpa. "Hanno fatto bene, lo abbiamo apprezzato perché rispecchiano il nostro sentimento e quello della maggioranza dei tesserati. Sono questi i modelli culturali e di sensibilizzazione che dobbiamo proporre. Sono dei campioni e devono dare l'esempio per primi, suscitare emulazione e attenzione al problema. Questo è l'esempio che deve offrire un campione responsabile. La Federazione può avere solo giovamento da una campagna di sensibilizzazione responsabile però non può lasciare spazio a fanatismo o estremismo che vorrebbe farci passare come sfruttatori o "macellai" dei nostri compagni di sport e vita". 
Sotto il profilo gestionale come è andato quest'anno? "Sono passati 11 mesi e abbiamo attuato la riforma di diversi Regolamenti, che variamo ai primi di gennaio dopo averli condivisi prima con i Presidenti regionali. Abbiamo recepito le osservazioni dei tesserati ricevute via mail, nonché ascoltato i nostri ufficiali di gara. Di questo argomento parleremo in occasione della Convention annuale che stiamo organizzando i primi di gennaio a Roma. I cambiamenti di una macchina organizzativa complessa sono lenti e spesso richiedono aggiustamenti e miglioramenti in corsa. Diciamo che saranno un paio di anni sperimentali per migliorare e capire se le riforme si stanno attuando nella direzione auspicata. Il movimento equestre è sano e operoso e consente alla Federazione di avere risorse adeguate. C'è ancora tanto da fare sotto il profilo organizzativo, ma non possiamo esagerare con i tempi, altrimenti rischiamo di sovraccaricare la macchina. I cambiamenti vanno fatti uno alla volta e soprattutto consolidati. Mugugni? Ci sono e ci saranno…sempre, ma i cavalli si vedono all'arrivo e non alla partenza! Il nostro è un mondo piuttosto conservativo. In tanti vogliono cambiare e dopo si spaventano dei cambiamenti. Noi abbiamo fatto delle promesse e vogliamo rispettarle. Chi ci crede, ci continua a seguire e perdonare qualche errore se lo correggiamo. Chi si è avvicinato per opportunismo, si allontanerà poiché non è nostra intenzione premiare la vicinanza politica, ma il merito e i risultati. Certamente sbagliamo e sbaglieremo, ma siamo fiduciosi che i nostri tesserati ce lo faranno notare e siamo sempre disponibili a correggere i nostri errori". Diverse le tematiche sul campo per il 2018. "Abbiamo diversi temi sul tavolo. Abbiamo una trasferta ai WEG negli Stati Uniti molto onerosa, ma anche qualificante per le Olimpiadi e potenzialmente ricca di medaglie. Dobbiamo arrivarci con una programmazione seria e un'organizzazione adeguata. Purtroppo inciderà molto sul bilancio economico della Federazione! Per quanto riguarda Piazza di Siena abbiamo promesso di portare l'evento al pareggio di bilancio. Stiamo facendo investimenti importanti e i primi contratti chiusi con gli sponsor ci confermano la bontà delle scelte. Vorremmo anche implementare molto sulla presenza di eventi internazionali in Italia e su un ruolo leader della nostra Federazione all'interno di FEI. Abbiamo alcune tematiche burocratiche da risolvere come i trasporti e le problematiche con l'Agenzia delle Entrate. Anche qui i contatti proseguono, le elezioni parlamentari purtroppo rallentano molto i processi decisionali, però siamo attivi e per il 2018 vorremmo arrivare alla definizione. Dovremmo organizzare meglio la macchina federale in maniera da renderla più efficiente per i servizi ai tesserati e eliminare la burocrazia e per tal via riuscire a rendere i Comitati regionali centri di promozione dello sport sul territorio e di servizi ai tesserati. Stiamo ridefinendo i rapporti con gli e Enti di Promozione per cercare di svolgere il nostro ruolo leader nello sport equestre, in quanto Federazione riconosciuta dal CONI, e confrontarci con una concorrenza leale a parità di costi e di standard qualitativi. Questo significa anche che dobbiamo alleggerire i nostri costi e proporre modelli organizzativi più efficienti e meno costosi. Abbiamo raggiunto un accordo sui Pratoni del Vivaro che deve tonare a essere il nostro centro federale, una fucina per la cultura equestre e la crescita dello sport equestre nel centro sud. Abbiamo definito un protocollo con il Demanio, il Comune di Rocca di Papa e stiamo coinvolgendo anche il CONI che deve dare sempre l'approvazione finale".
Condividi su: 

Il Co.Re. Comunica

Vedi tutte»