I migliori al mondo salteranno nell'ovale dello CSIO di Roma
Sessantotto amazzoni e cavalieri, compresi venti azzurri, al via in rappresentanza di quindici nazioni. Tra questi, oltre al team al completo medaglia d’oro agli scorsi WEG, gli ultimi tre campioni olimpici, e tutti i campioni in carica: del Mondo, d’Europa e di Coppa del Mondo. Questo è il biglietto da visita dello CSIO di Roma Piazza di Siena - Master fratelli d’Inzeo che anche quest’anno annuncia ai nastri di partenza un ‘parterre de rois’ veramente eccezionale.
A partire dallo svizzero Steve Guerdat, campione olimpico di Londra 2012 e fresco vincitore della Longines FEI World Cup final 2015, dell’olandese Jeroen Dubbeldam, oro ai giochi di Sydney 2000 e campione del Mondo in carica, e del canadese Eric Lamaze, oro individuale a Pechino/Hong Kong nel 2008, nonché vincitore del Gran Premio Loro Piana Città di Roma nel 2011 e nel 2014. Come se non bastasse, spicca la presenza del campione d’Europa in carica, il francese Roger-Yves Bost, oro nel 2013 ad Herning, e dell’Olanda che a Piazza di Siena si presenta con una squadra composta dagli stessi elementi che lo scorso settembre hanno vinto la medaglia d’oro a squadre ai WEG di Normandia (Dubbeldam, Schroeder, Van Der Vleuten, Vrieling). Le premesse per pensare che l’Olanda, schierando questo quartetto, voglia ripetere le vittorie in Coppa delle Nazioni che ha ottenuto a Roma nel 2011 e nel 2004 ci sono, insomma, tutte.
Ma quest’anno il concorso romano può segnare un nuovo primato scrivendo un ulteriore pagina di storia dell’equitazione. La Gran Bretagna, infatti, cala un ‘pokerissimo’ presentando in sua rappresentanza il clan dei Whitaker. Accanto ai mostri sacri Michael e John, a difendere l’Union Jack ci sarà Robert (figlio di John) e i nipoti William e George, entrambi figli di Ian il meno noto dei quattro fratelli Whitaker (Michael, John, Steven e Ian). Il totale fa cinque. Non era mai successo prima in uno CSIO!
La Gran Bretagna arriva a Roma particolarmente agguerrita dopo la vittoria nella Coppa delle Nazioni di La Baule grazie anche a un ‘certo’ Michael Whitaker in grande spolvero. A Roma la squadra di ‘Sua Maestà’ - da quest’anno guidata come capo equipe da Di Lampard, che da amazzone ha calcato più volte il terreno romano - ha già vinto nove volte e sembra proprio intenzionata a raggiungere la doppia cifra. Compito arduo, però, viste le squadre avversarie. A cercare punti per la classifica della Divisione 1 ci sono infatti l’Italia – vincitrice nella prima tappa a Lummen – e che davanti al pubblico da casa farà di tutto per riportare dopo trent’anni la Coppa in casa propria, e la Spagna e la Svezia, che sono due team assolutamente da non sottovalutare anche se gli spagnoli contano solo una vittoria, molto lontana nel tempo (1954) così come gli svedesi (2000).
Completano l’elenco delle otto squadre che venerdì 22 maggio si confronteranno nella Coppa delle Nazioni Furusiyya FEI Nations Cup™ presented by Longines il Qatar, la Svizzera e il Belgio. Quest’ultimo è stato il vincitore della Coppa delle Nazioni a Roma nel 2014. Tre, invece, i successi della Svizzera (1967; 1987; 1994) e nessuno quello del Qatar. I cavalieri arabi sono però in forte crescita tecnica, anche grazie a un parco cavalli di primissimo ordine.