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Disabilità, Sport e qualità della vita

8/12/2015 12:10:00 - Riabilitazione Equestre
Riabilitazione Equestre
Più di quaranta partecipanti al seminario “Disabilità e Sport e qualità della vita” 

Più di quaranta partecipanti al seminario “Disabilità e Sport e qualità della vita”
svoltosi lo scorso sabato 5 dicembre ore 10, presso la sala consegni CONI Umbria, via Martiri del Lager 65 a Perugia.
Il convegno è promosso dal Gip (Gruppo italiano Paraequestre), con il patrocinio del C.I P. Umbria, del Coni Umbria, della Fise Umbria e dell'Inail Umbria oltre che della Regione Umbria, della Provincia di Perugia, del Comune di Perugia, dell'Università, del Sitting Volley e della Ferdevolley Umbria. Nel corso dell’ l’iniziativa, Marco Braico, arbitro di serie A di pallavolo, di Torino, ha presentato Pedalare per ricominciare -presentazione del suo libro intitolato “La festa dei limoni”. Hanno aperto i lavori, portando i loro saluti, il Sig.Paolo Taddei, a rappresentanza del Cip Umbria e del Coni Umbria; Benito Montesi, responsabile Sitting Volley Italia; Maria Malatesta, responsabile ufficio attività istituzionali dell’Inail Direzione Regionale Umbria. Di seguito gli interventi: Disabilità e sport nel mondo della scuola: un percorso verso l’integrazione sociale - Antonella Piccotti (Corso di Laurea in scienze Motorie e Sportive – Università di Perugia); Gli sport equestri: dalla riabilitazione allo sport - Barbara Ardu, Responsabile Dipartimento Formazione Federazione Italiana Sport Equestri Roma; L’esperienza del Sitting Volley, Luigi Bertini (Corso di Laurea in Scienze Motorie e Sportive – Università di Perugia). Infine, una tavola rotonda su percorsi ed esperienze vissute - Parlano gli atleti: storie di vita, nel corso della quale si sono raccontati Federico Blanc, atleta della Nazionale di Sitting Volley, Ada Ammirata, atleta non vedente, ex amazzone di paradressage, oggi campionessa di running dei 5000 su pista e 10.000 su strada, Brunella Roscetti, atleta di parareining, 7° assoluta al Futurity IRHA di Cremona, già amazzone di successo nel paradressage. Tutti concordi nel sostenere che il disabile non è sempre un peso o un problema da risolvere, ma può dignitosamente essere padrone della propria vita. E dove può, anzi deve contribuire a migliorare la società in cui viviamo, magari proprio portando all’estero il nome dell’Italia praticando uno sport anche a livello internazionale.
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