News

Tornano i Cavalli a Roma

11/3/2014 20:10:15 - Dressage
Dressage
Tutto pronto per la Fiera Capitolina dal 25 al 27 aprile con dressage, salto, reining e tanto spettacolo dedicato ai cavalli

Ce ne saranno oltre duemila nella nuova edizione della fiera equestre capitolina, Cavalli a Roma, in cartellone dal 25 al 27 aprile prossimi. Di tutte le razze e i colori, e dediti a moltissime diverse attività agonistiche e ludiche; protagonisti anche di workshop e convegni, dell’offerta turistica per l’estate entrante, di un salone commerciale specializzatissimo e di un eccezionale rosa di spettacoli equestri che si svolgeranno a tutte le ore e un po’ in tutti i padiglioni: ombelico dello show, il rutilante Galà serale, popolato di artisti internazionali ma con un occhio anche alle struggenti tradizioni dell’antica terra di cavalli che ospita la manifestazione, la splendida Maremma.


Con un gioco di parole significativo, che alludeva sia alla collocazione geografica sia alla precisa intenzione di mantenere il focus sul mondo equestre evitando le contaminazioni riscontrabili in altre manifestazioni, la prima edizione della fiera romana, nel 2010, venne definita un evento con “il cavallo al centro”… Era vero. Al centro dei sogni di adulti e bambini.


 


Sport in primo piano


Due le grandi aree organizzative della parte sportiva: quella promossa dalla Fise Lazio per quanto riguarda il salto ostacoli e il reining, quella di Fitetrec-Ante per altre discipline americane e la monta da lavoro. Entrambe, oltre alle gare in palinsesto, di ottimo livello e molte delle quali studiate proprio per Roma con formule poco usuali e particolarmente avvincenti, hanno in serbo dimostrazioni e pillole di show: programmi studiati per far presa sia sul pubblico degli addetti ai lavori sia su quello dei semplici appassionati e delle famiglie, che costituiscono il primo bacino per la promozione dell’equitazione come di ogni altro sport e che a Roma, in tre edizioni della fiera, hanno permesso di concretizzare il numero decisamente non trascurabile di oltre 250mila ticket staccati.


 


Saltiamo… e non solo


Per la quarta edizione della fiera romana, un padiglione del salto ostacoli decisamente “diverso”, variato e mai uguale a sé stesso.


Il Concorso nazionale, ossatura naturale delle attività in palinsesto, ha un montepremi di 25mila euro e si presenta con una formula particolare: tre competizioni a squadre, di cui una riservata ai giovani binomi montati su pony, una per gli “amatori” in possesso di brevetto e infine una riservata agli agonisti con patente di primo e secondo grado. Le squadre sono open, ovvero senza vincoli di appartenenza a società e regioni. Saranno distinte ciascuna con il nome di uno sponsor, che avrà modo così di mettere in evidenza il proprio marchio in un evento per sua natura ad altissima visibilità. Nella giornata di Domenica 27, i giochi saranno chiusi dai fuochi d’artificio di una finalissima individuale con montepremi, dove si misureranno i top riders in ciascuna delle tre categorie a squadre.


Nel 2011 la Fise Lazio inaugurò per la prima volta in Italia, proprio alla fiera di Roma, l’utilizzo di un nuovissimo muro in lattice, “morbido” e con forme arrotondate, inventato per rendere sicure le gare di potenza. Quest’anno non ci sarà una vera e propria competizione, ma i grintosissimi ragazzini laziali daranno dimostrazione delle capacità proprie e dei loro pony appunto saltando in sicurezza le altezze spettacolari che tanto hanno già entusiasmato il pubblico romano nelle passate edizioni.


Fise propone poi altre dimostrazioni e attività sportive di cornice, come la spettacolare “danza” dei soggetti da dressage, regalata ai visitatori della fiera per mano (e per zoccolo) di alcuni tra i migliori binomi laziali; e nel tondino esterno, dedicato ai più piccoli, battesimo della sella durante tutte le giornate di fiera: deliziosi ponetti e tecnici qualificati Fise a disposizione dei bambini che vorranno provare l’emozione della loro prima camminata in groppa.


 


 


Scivoliamo…


Dimostrando finalmente di saper sfruttare in modo corretto le competenze di tutti, la Federazione equestre italiana ha siglato lo scorso dicembre un accordo per disciplinare le relazioni tra Fise e Italian Reining Horse Association nel quale riconosce l’Irha, senza se e senza ma, come ente di riferimento ufficiale nella gestione e nella divulgazione della disciplina del reining e si impegna inoltre a nominare sempre, a capo del Dipartimento Reining Fise, il presidente Irha pro tempore. La prima uscita in grande stile del reining sotto la doppia egida Fise-Irha nella nuova concezione è proprio quella di Cavalli a Roma. La specialità è dunque ora affidata totalmente, a livello sia nazionale che regionale, all’ente che da sempre la promuove nel nostro Paese e, nel caso romano, alla sua emanazione regionale, la Lazio Reining Horse Association (peraltro precorritrice in fatto di buoni e collaborativi rapporti con il proprio Comitato Regionale Fise).


La Lrha dunque, per mano dei suoi esperti, ha creato un fitto e colorato programma dedicato ai cavalli “scivolatori”, tra gara e show, e le spetterà il controllo tecnico di tutti i particolari che nel reining fanno la differenza tra una competizione di livello e una qualunque, come e soprattutto la qualità del fondo: in una siffatta disciplina equestre ancor più che in tutte le altre, infatti, il terreno deve essere preparato da specialisti dello sliding, perché sbagliare questo aspetto significa compromettere senza deroghe la riuscita dell’evento.


La collaborazione fra Lrha, Irha e Fise Lazio ha dunque prodotto il palinsesto del padiglione reining-dressage, che vedrà gare e “fuori gara” svolgersi in una grande arena circondata dagli stand informativi degli allevamenti e delle scuole di reining e, in generale, di equitazione americana più importanti a livello regionale e nazionale.


La competizione principe in quest’area sarà, sabato e domenica, l’internazionale Twin Run, un’entusiasmante confronto tra squadre composte ognuna da un cavaliere non professionista e da un open rider (trainer), con ventimila euro di montepremi. I due binomi correranno separatamente e la classifica scaturirà dalla somma dei loro punteggi. A corollario, uno slate completo di categorie per tutti i livelli andrà a comporre una tappa importante del Campionato regionale laziale.


Ma gli atleti del reining proporranno anche dimostrazioni spiegate e commentate della disciplina grazie alla presenza nella Capitale di alcuni fra i migliori cavalieri italiani e alla loro diponibilità. Si ripeterà inoltre la passerella degli stalloni di genealogia reiner, sulla quale sfileranno riproduttori di grande pregio, bellissimi nelle loro capezze da esibizione; infine, una chicca che da anni non veniva riproposta in Italia mentre è un vero classico, seguitissimo, nella nazione madre della disciplina, gli Stati Uniti: il freestyle reining. Gara-spettacolo che gli americani amano tanto da programmarla regolarmente nei palinsesti delle più prestigiose manifestazioni, compreso il massimo evento del Futurity di Oklahoma City, vede le esaltanti manovre del reining, gli stop in scivolata, le turbinose piroette degli spin, la morbida cadenza del galoppo veloce, divenire particolari di una rappresentazione in costume (cavallo e cavaliere!) e a tempo di musica. Ritmi coinvolgenti accompagnano i concorrenti in campo, che lavorano con la massima libertà di esecuzione (a volte senza imboccatura o senza sella), aggiungendo alle difficoltà tecniche del reining quelle di altre specialità equestri, per esempio il dressage; può esserci anche una vera e propria rappresentazione "recitata" dalla sella. Quello di Cavalli a Roma sarà un Freestyle a inviti, riservato a dieci cavalieri top, prova d’orchestra per una competizione che dall’edizione 2015 della fiera romana dovrebbe diventare di risalto internazionale: già quest’anno il montepremi previsto sarà sorprendentemente importante.


 Sangue di Spagna


Alla Pura Raza Española appartengono tutti quei cavalli di origine iberica, in passato definiti Lusitani, Andalusi o semplicemente, appunto, Iberici, che sono stati riconosciuti come allevati in purezza dallo stud book spagnolo e dalle sue emanazioni nelle varie altre nazioni del mondo. Dal 2007 infatti, il Ministero dell’Agricoltura spagnolo, titolare del libro genealogico, ne ha affidato la gestione alla privata Asociación Nacional de Criadores de Caballos de Pura Raza Española, imponendo al contempo precisi controlli di qualità. I Pre, che nella nostra nazione fanno capo alla Uaipre-Ancce Italia, sono spettacolari: i grandi colli possenti e arcuati, ornati da folte criniere ondulate e intrecciate di nastri, il petto largo, profondo e muscoloso, le groppe potenti da cui partono code lunghissime, riproducono fedelmente l’immagine dell’antico cavallo nobiliare, senza nulla togliere alle attitudini moderne. Sono i protagonisti dell’Alta Scuola, l’antica “equitazione sapiente”, raffinatissima forma di addestramento che affonda le proprie radici in Italia, con la scuola napoletana; ma sono stati anche potenti cavalli da lavoro con il bestiame: come quello dei mandriani spagnoli con i tori da combattimento allevati allo stato brado, da cui nasce la doma vaquera, che come altre specialità oggi squisitamente sportive (prime fra tutte quelle dell’area americana che si rifanno al lavoro dei cowboy) trae le proprie origini da attività quotidiane inerenti all’allevamento e spesso tuttora praticate. Proprio come per gli americani Quarter Horse, Paint e Appaloosa di cui gli spagnoli sono, fra l’altro, progenitori.


Durante Cavalli a Roma avremo molto più che un saggio della bellezza e delle coreografiche abilità di questi meravigliosi animali: la morfologia del Cavallo Spagnolo, la prova di dressage per il circuito Master del Cavallo Iberico, il Concorso di doma vaquera compongono la parte agonistica. E in più, ci saranno dimostrazioni-spettacolo con le affascinanti esibizioni di alta scuola a cura della Aaee, Asociación de Alta Escuela Española en Italia.


 


 


United colors of equitation


Cavalli di tutte le razze, quindi, invitano adulti e ragazzi nei padiglioni di Fiumicino per farsi conoscere meglio. E se i magnifici americani, gli imponenti spagnoli, i tedeschi e gli olandesi signori nel salto ostacoli, i pony e i “ponetti” dalla irresistibile simpatia sono senza dubbio un’attrazione, prima di tutto dovremmo conoscere le splendide razze italiane, che l’Associazione Italiana Allevatori da sempre promuove e divulga. Ancora una volta potremo godere delle esibizioni di ItaliAlleva: morfologia e attitudine per una completa rassegna dei cavalli nazionali. Quanti ce ne sono, anche rarissimi, anche quasi sconosciuti, tutti da scoprire!


 


Cavalli sotto altri… punti di vista


Molte delle attività di contorno agli eventi sportivi e spettacolari di Cavalli a Roma stanno trovando un’ultima definizione mentre scriviamo. Si tratta di incontri, convegni, mostre, workshop; a tema culturale, tecnico, economico e artistico, tutti naturalmente con “il cavallo al centro”. Tra gli altri una luccicante sfilata di moda equestre, un workshop di natural horsemanship, incontri sul tema del benessere equino: seguendo gli aggiornamenti sul sito di Cavalli a Roma e iscrivendosi alla newsletter sarà possibile ricevere in tempo reale tutte le informazioni sulle attività che stanno prendendo la loro forma definitiva proprio in queste settimane. Tra quelle già in palinsesto ne citiamo due particolarmente significative.


La veterinaria ha sempre avuto una parte importante nelle attività scientifiche e didattiche della fiera romana, e non sarà diverso quest’anno quando, nella giornata di venerdì, si terrà il convegno "Una giornata con Joe Bertone, pezzo da novanta americano - Medicina Interna e Farmacologia nel cavallo sportivo". Joe Bertone è professore di Medicina Interna del cavallo nella facoltà di veterinaria della californiana Western University of Health Sciences, a Pomona. Formatosi in due atenei considerati veri e propri templi della medicina equina, la Colorado State University e la facoltà di veterinaria della Cornell University (Ithaca, NY), oltre alle inconfutabili competenze vanta un metodo di insegnamento estremamente moderno ed efficace, che rende particolarmente fruttifero trascorrere con lui anche una sola giornata di studio: «L’insegnamento deve essere emozionante, coinvolgente e interessante per lo studente così come per il docente», spiega. «Non può essere basato sul prendere appunti e assistere a conferenze, si tratta di dare agli studenti gli strumenti perché possano continuare il loro apprendimento anche dopo aver lasciato il corso o la scuola. E l'istruzione raggiunge il vero successo solo quando gli studenti arrivano a saperne più dei loro insegnanti».


Un altro cameo da non perdere all’interno di Cavalli a Roma è la mostra della pittrice Stefania Trombetta Menegozzo: una decina di tavole a olio in grande formato che riprendono cavalli e cavalieri in diverse discipline equestri. L’artista si cimenta nella raffigurazione del cavallo da quando, all’età di sette anni, rimane completamente estasiata alla vista di una statua equestre: comincia così a disegnarla, giorno dopo giorno; quell’animale le è sembrato il più bello mai visto. Non ha mai montato eppure dipinge solo cavalli agonisti, cercando di cogliere, in ogni disciplina, prima di tutto l’intesa con il cavaliere, e poi l’affidarsi uno all’altro nel binomio, la fatica comune, la «fusione ritmica ed armonica dei due corpi»; e dichiara: «Ogni dipinto è sempre una sfida a cercare di cogliere il sentimento che pervade quel singolare attimo in cui due meraviglie della natura (uomo e cavallo, ndr) si fondono».


 


Gran finale


E nelle serate romane, ecco la magia. Ecco le luci, ecco la musica, ecco l’emozione che sale. Ecco il Gran Gala Cavalli a Roma.


Con la direzione artistica di Marco Lenci e l’ormai collaudatissima voce di Nico Belloni, un gruppo di artisti internazionali e di piccoli grandi miti tutti italiani ci farà ridere, commuovere, sognare. Bartolo Messina, che si è esibito nei più blasonati Gala equestri d’Europa (a Verona, ad Avignone, a Siviglia, a Milano e a Parigi), sarà ora a Roma col suo emozionante numero di cavalli in libertà e il minihorse Charlie, Guinness world record quale cavallo più piccolo al mondo, le cui avventure avevano alla fine del 2013 scosso il web: Charlie era stato rubato durante un importante evento fieristico umbro, dove si trovava con il suo proprietario per esibirsi. «Sono disperato», aveva dichiarato Bartolo; «lui è come un figlio, un pezzo del mio cuore». Fortunatamente il bellissimo piccoletto è stato ritrovato una settimana dopo vicino al Lago di Garda, in buone condizioni, dopo una telefonata anonima e una richiesta di riscatto.


Ischitani come Bartolo sono gli Aragonas, uno scatenato gruppo di giovani artisti attualmente impegnati nel tour mondiale di Apassionata, un’eccezionale numero di uomini e cavalli “volanti”. E ancora Sasà, acrobata sui pony, un vero enfant prodige a soli 11 anni vincitore di Talenti&Cavalli; e Roby Butterfly, la bimba che si muove su un destriero scosso con la naturalezza una giovane centaura, nel numero “Il sogno di volare” già eseguito a Verona e Parigi. I monumentali Frisoni, gli Spagnoli, i Lipizzani ci lasceranno a bocca aperta con la loro bellezza e la loro assoluta padronanza del palcoscenico; i butteri ci commuoveranno ancora una volta ricordandoci tempi duri, ma irripetibilmente carichi di emozione, quando il cavallo era sopravvivenza e vita, ma i clown ci faranno sorridere di nuovo. E non è finita qui: il resto, a Roma!


Cavalli e divise, lo sappiamo, sono da sempre un binomio inseparabile. E quindi non mancherà il connubio magico, l’immagine elegante e profonda che parla al cuore di storia e di eroismo, con la fanfara dell’Esercito italiano e il perfetto Carosello dei Lancieri di Montebello nelle loro splendide uniformi storiche: nel Galà, ma anche in chiusura della manifestazione la domenica sera, per salutare tutti gli italiani e dare loro appuntamento al 2015.

Condividi su: 

Il Co.Re. Comunica

Vedi tutte»