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05/12/2011 - Riforma FISE, cambiamento storico

Riforma forse risolutiva ma necessaria e al passo con le reali esigenze di oggi


L’equitazione che verrà. Più moderna, più solida, più trasparente. E, come si spera e si vuole con forza, in grado di tornare finalmente a vincere. Il presidente della FISE Andrea Paulgross ne ha parlato oggi a Roma, nel cuore della casa madre dello sport, la sede del CONI al Foro Italico, ai giornalisti del settore e davanti alle telecamere di Class Horse Tv.

Un’ora abbondante per illustrare progetti, programmi, aspirazioni. Un’analisi a trecentosessanta gradi sulle prospettive dell’attività equestre in Italia e sulle ipotesi di rilancio della disciplina più in vista, il salto ostacoli.

E’ un momento di svolta fondamentale – ha detto Paulgross – Vogliamo dare un segnale forte di discontinuità e di apertura verso una ristrutturazione intelligente del settore, supportata da innovazioni importanti”.

L’equitazione cambia volto. Tra meno di tre settimane, lunedì 19 dicembre al Lido di Camaiore, l’assemblea straordinaria della FISE si chiuderà in conclave per decidere le modifiche dello statuto, prima pietra della ricostruzione di un’intera struttura, oltre che di una disciplina fermamente determinata – nelle intenzioni di chi la dirige e la organizza quanto in quelle di chi la vive sul campo – a ritrovare sé stessa.

All’orizzonte, cambiamenti storici: il lancio del professionismo, con l’istituzione della figura del cavaliere professionista e la nascita di veri e propri team professionistici di supporto agli atleti (il progetto “scuderie”, autentica rifondazione del salto ostacoli di vertice, “riforma non so se risolutiva ma necessaria e al passo con le nostre reali esigenze”, l’ha definita Paulgross); l’apertura in senso liberistico nella gestione delle discipline non di ambito FEI, come da decisione dell’Antitrust; l’ingresso dei proprietari di cavalli nella compagine sociale della Federazione, con diritti pari agli altri tesserati; il riconoscimento del cavallo come atleta.

Modifiche che il presidente federale ha analizzato punto per punto, illustrandone da un lato i contenuti, dall’altro approfondendone i riflessi sull’attività, particolarmente significativi sotto l’aspetto fiscale.

Per il salto ostacoli, rappresentato nell’incontro di stamani anche dai tecnici Stefano Scaccabarozzi e Duccio Bartalucci, l’impegno più pressante. Se l’obiettivo dichiarato sono le Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016, ci sono solo due anni per tornare competitivi. Le prime entusiastiche adesioni dei cavalieri al progetto FISE incoraggiano l’ottimismo: la voglia c’è, ora bisogna rimboccarsi le maniche.