Curiosità ed osservazioni della "metamorfosi" umbra
Che bella festa, quella dell’appuntamento annuale che il Comitato FISE della nostra Regione ha organizzato lo scorso 2 febbraio 2013. Occasione con la quale nel suo corso, alla presenza di ospiti tra i quali : autorità politiche, campioni olimpici, Presidenti di altri Comitati Regionali, Consiglieri Federali Nazionali, collaboratori e referenti, sono stati assegnati, come di consuetudine, i riconoscimenti agli atleti ed ai tecnici di tutte le specialità e discipline equestri che si sono distinti nel corso dello scorso 2012. Da persona, che tra gli altri, insieme all’allora Delegato Federale Sig.ra Paola Lucaroni Petrini ed al Consiglio Federale del 1991, ha visto nascere il nostro Comitato Regionale, posso maggiormente notare come la storia dello sport equestre in Umbria sia notevolmente evoluta e come l’incremento sia testimoniato dal sempre crescente numero di risultati anche di prestigio come ad esempio quelli di Manerbio e di Verona dello scorso 2012 che hanno portato l’Umbria sulle prime pagine dei giornali del mondo equestre. Comunque, tornado alla serata, è stato piacevole notare come la festa sia stata vissuta in tutti i suoi aspetti, da quello conviviale, a quello celebrativo, a quello dell’intrattenimento ed anche del divertimento; con la parte finale riservata alle danze molto apprezzata dalla gran parte dei presenti, soprattutto giovani, ma non solo. A tale proposito è stato curioso osservare la discesa in pista (questa volta da ballo) di amazzoni, cavalieri, istruttori, tecnici che dismessi abiti sportivi, uniformi, stivali e galosce si sono trasformati in moderni e disinvolti ballerini. Così come è stato piacevole notare le “metamorfosi” dei giovani - ma soprattutto delle giovani - quasi irriconoscibili con il loro attraente abbigliamento “civile” con tanto di trucco-parruco, gonne e scarpe con i tacchi ballare al ritmo di musiche da discoteca e latinoamericane.
Forse qualcuno, all’inizio ha storto un po’ il naso ma, personalmente, penso che una volta l’anno si possa lasciare a casa l’insofferenza e gioire invece dell’allegria degli altri, soprattutto in occasioni come queste ossia quando lo stare insieme viene offerto dallo sport che normalmente riguarda le generazioni più giovani.
Francesco Carlini