Intervista al Presidente CONI Giovanni Malagò sul commissariamento della federazione
Riportiamo un estratto dell'intervista al Presidente CONI Giovanni Malagò sull'attuale delicato momento della Federazione Italiana Sport Equestri:
Per quanto tempo è previsto che siano in carica il commissario e i vice commisssari?
La delibera presa dalla Giunta Nazionale del CONI del 9 luglio e ratificata dal Consiglio Nazionale del CONI il 10 luglio dice che il mandato commissariale potrà avere una durata per un periodo massimo di sei mesi a decorrere appunto dal 10 luglio, salvo motivata richiesta di proroga che eventualmente dovrà essere fatta dal Commissario Straordinario prima alla Giunta e poi al Consiglio Nazionale. Diciamo che per il momento sono massimo sei mesi, poi si vedrà. Impossibile fare previsioni con una materia così delicata.
Quali sono i loro obiettivi? Piano di risanamento del bilancio o anche rientro del debito?
Il Commissario Straordinario ha tutti i poteri che normalmente sono esercitati dal Presidente Federale e dal Consiglio Federale. Ovviamente il primo obiettivo è quello di assicurare la gestione delle attività federali da un punto di vista organizzativo e sportivo e sull’altro versante di verificare e regolarizzare la situazione amministrativo-contabile, inclusa in particolare la situazione della gestione delle strutture territoriali, predisponendo un piano di risanamento della Federazione e nello stesso tempo di rientro del deficit patrimoniale.
In che modo il CONI può intervenire per aiutare a far quadrare i conti?
Il Coni ha nominato l’avvocato Gianfranco Ravà quale Commissario Straordinario che sarà coadiuvato da due vicecommissari nelle persone del dottor Alberto De Nigro, un commercialista di chiara fama, e dal Colonello Max Andrè Barbacini, figura di alto profilo sportivo che è anche l’ufficiale di collegamento tra CONI e lo Stato Maggiore della Difesa. Ravà è una persona che gode della stima della Giunta, vive a Roma e non è cosa da poco perchè lo aspetta un impegno pesantissimo, e poi perchè e' un avvocato e di conseguenza rispetta in pieno l'identikit che si cercava. E infine perché non proviene dal mondo dei cavalli e sapete bene quanto questa federazione, dispiace dirlo, sia stata caratterizzata negli ultimi tempi da lotte interne che, sicuramente anche in buona fede da parte di tutti, non hanno molto aiutato l'attività federale del recente passato".
Commissario e vice dovranno anche procedere alla riforma dello Statuto (questione delle deleghe) prima dell'assemblea elettiva?
Questa è una valutazione che spetta al Commissario e ai suoi vice. Nella delibera di Giunta è specificato che , in base alla decisione dell’Alta Corte di Giustizia, il Commissario può provvedere all’adozione dei conseguenti provvedimenti e all’eventuale predisposizione di nuove norme Statutarie e Regolamentari.
Un periodo di commissariamento può rasserenare gli animi e soprattutto imprimere alla FISE una vera inversione di rotta?
E’ l’auspicio di tutti quelli che amano lo sport e il mondo dei cavalli in particolare.
In che modo il CONI può vigilare affinché la FISE smetta di essere una "federazione allegra"?
Il Coni deve vigilare su tutte le Federazioni non soltanto sulla FISE e questo sicuramente con la mia gestione accadrà puntualmente. I bilanci vanno approvati ogni anno.
Quali sono in particolare gli obiettivi e i possibili interventi del vicecommissario tecnico soprattutto a proposito di doping e benessere dei cavalli?
Non fatemi sostituire a ruoli che abbiamo all’unanimità affidato ad altri. Il Colonnello Barbacini è un esperto del mondo dei cavalli e sicuramente saprà rispondere con i fatti ai vostri quesiti. Il doping è una piaga dello sport e va combattuto ma questo mi sembra la scoperta dell’acqua calda. Più fatti, meno parole.
Nico Belloni
Fonte: Cavallo2000